Faceva un caldo da sciogliersi in quel malefico antro che si ostinano a chiamare cucina. Forse all’inferno le cucine sono fatte così, non saprei; quello che so è che secondo me non si merita questo titolo.
Lo shooting questo giro era con un simpaticissimo regista inglese che amichevolmente chiamavamo la ZiaIsterica, non per l’orientamento sessuale, di cui nulla ci può ovviamente importare, quanto per la tendenza ad attacchi di irascibilità e collera compulsivi.
Io l’inglese lo mastico e mangiucchio, è un po’ arrugginito ma me la cavo la maggior parte delle volte. Eppure, capire la ZiaIsterica è davvero una faccenda complessa. Un po’ perchè ha un accento strettissimo londinese, un po’ perchè parla alla velocità della luce con tono stizzoso, un po’ perchè tira imprecazioni tutto il tempo.
Sta di fatto che ho capito solo ripetere all’infinito in una frase “this fucking…. this fucking… fuck, fuck fucking non so che ” e via dicendo guardandoci con odio misto a incredulità nel vedere che nessuno rispondeva ai suoi anatemi. Te credo, nessuno riusciva a capirlo, manco con la Stele di Rosetta ce l’avremmo fatta.
Amabile, davvero amabile uomo.
I prodotti da girare erano algerini, e non capisco perchè dei cannelloni si ostinassero a chiamarli lasagne: un momento, gli italiani siamo noi. Una cosa arrotolata con una farcia di formaggio e verdura è un cannellone, SantaPace! La lasagna è a strati!
Ma pazienza, pagate voi quindi io non sto a questionare, se vi piace chiamarli lasagne, vada per lasagne; possiamo chiamarli anche mozzarelle in carrozza eh, a me va bene lo stesso.
Nei tre giorni di isteria associata al caldo infernale il CousCous ha spadroneggiato alla grande, riempiendoci in ogni dove di simpatici granelli che a fine giornata mi ritrovavo persino nelle mutande data la mole di semola preparata per lo shooting.
Ma la soddisfazione migliore è stata imparare dalla cliente come si cuocia realmente sto benedetto couscous: ok, sbagliavo tutto con il risultato che il mio couscous assomigliava più ad una polenta che ad altro la maggior parte delle volte.
CousCous, ora nun te temo più!